DESCRIZIONE Marco Favata in quest’opera ci regala un altro angolo di Palermo, una visione ritagliata attraverso il suo occhio di artista formato dagli studi di architettura, in cui lo scenario è contraddistinto da una visione prospettica particolare, laterale.questo lavoro, come tutti gli altri, il risultato di un percorso artistico cui l’artista focalizza la sua attenzione su elementi architettonici che contraddistinguono la sua città di origine: Palermo.i soggetti realizzati nelle sue opere sono attentamente osservati dal vivo dall’artista che ama precedere la realizzazione del lavoro da un una lenta e personale passeggiata fra le vie della sua città, amo osservare e confrontare lo stesso scorcio da più punti di vista. li scruta, gli osserva con occhio indagatore, cambia i piani di osservazione sollevandosi a volte su terrazze o scalinate per inclinare lo sguardo o sollevarlo verso l’alto. Solito, poi, fotografare tutto quello che cattura la sua attenzione, per trasporre un ulteriore studio dei piani prospettici sulla tela attraverso la fotografia, suo filtro e strumento di mediazione. Il passaggio della fotografia rappresenta il momento di sedimentazione, di introduzione di quelle visioni en plein air in cui l’artista osserva i dettagli rinnovandole la visione.a qui protagonista dell’opera è la cupola, tinta di giallo e di verde, svetta sui tetti della città irradiandoli con i suoi colori caldi.l’angolo risulta estremamente suggestivo e anche poetico perché associa alla ricchezza della cupola il dettaglio di alcune balaustre di antica memoria in cui il passato lascia le sue tracce come un cenno alla storia della città, al suo vissuto che rimane immemore nelle sue facciate.un atto d’amore il suo che trasuda di passione, uno sguardo dolce e su quei contesti urbani tanto amati, a volte abbandonati, a volte violentati. L’opera realizzata con colori acrilici su tela, ha uno sviluppo verticale e ben si presta ad essere inserita in contesti eleganti, zone giorno, studi professionali. Inoltre, questo dipinto, è il soggetto per la prima tiratura in digital fine art dell'artista rifinita a mano in quattro differenti versioni.