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Quando l’arte del passato incontra l’arte del presente

Un’artista entrata da poco nella scuderia della Galleria Raffaello, Vita Vassallo si racconta parlandoci di sé, di come è nata la sua arte e delle sue caratteristiche. Interessante e piena di passione, Vita racconta il suo lavoro con entusiasmo. L’arte contemporanea diventa un tutt’uno con l’arte classica, un apparente ossimoro che crea un’atmosfera elegante nelle sue produzioni. 

L’arte è presente nella mia vita da quando ne ho memoria” afferma la pittrice, una passione che la accompagna da tutta la vita, tanto da portare con sé il rimorso di non aver intrapreso da subito gli studi artistici al liceo. Determinata e coraggiosa, decide di non tralasciare le sue passioni, le coltiva e riesce a svolgere il lavoro che ha sempre sognato: l’artista. Autodidatta, non ha mai smesso di studiare, stimolata dalla voglia di migliorarsi, crescere e sperimentare, sempre alla perenne ricerca di conoscenza e cambiamenti. 

Dietro le sue opere c’è un intenso studio, che parte dal disegno preparatorio sino ai colori. Nulla è lasciato al caso, tutto è funzionale e necessario al risultato finale. Innamorata del colore, ha sperimentato ogni tipologia di materiale su ogni supporto, prediligendo l’olio, l’acrilico e i vinilici. Adora lavorare per strati, lasciando spazi aperti sottostanti che mostrano il colore di fondo e interagiscono con l’ultimo strato della superficie. 

Le serie create in esclusiva per la il Centro d'arte Raffaello sono Man e Woman. Esse rappresentano una vera e propria produzione di arte per l’arte, in cui l’antico e il contemporaneo, la scultura e la pittura si legano indissolubilmente. Statue greche, di per sé opere d'arte, riprendono vita nella pittura dell’artista. Casuale è la nascita di queste produzioni, meno casuale è la scelta dei colori utilizzati. Il colore scelto per Zeus, il Dio del mare, è il blu. L’idea, sorta quando sono state ritrovate in mare le statue dei bronzi di Riace, ha colpito l’artista tanto da farne soggetto della sua serie. Il color magenta, invece, risalta la femminilità dell’opera raffigurata. Anche in questo caso c’è un diretto rimando ad un’opera artistica: la Venere Callipigia conservata al Museo archeologico nazionale di Napoli. La particolare posizione della statua crea curiosità- spiega Vassallo- non si conosce il significato e cosa vuole trasmettere. Mostrare le natiche in tempi antichi era probabilmente un gesto scaramantico, c’è chi pensa sia semplicemente una Venere che si accinge ad entrare o uscire dal bagno. 

Scopo principale dell’artista è la produzione del bello, senza fini secondari. La bellezza della donna viene rappresentata senza paura di essere criticata, con eleganza e sicurezza. La stessa libertà che Vita vuole trasmettere dipingendola, lo stesso pensiero che la pittrice ha sulla donna, sulla cultura che ormai vuole le donne omologate, non libere di mostrare sé stesse. Le rappresentazioni hanno in comune la circolarità delle forme e richiamano all’occhio il punto focale voluto dall’artista. L’ombelico, l’occhio e il gluteo nell’uomo, la mano, l’ombelico e l’esterno nella donna. L’utilizzo di questa modalità di rappresentazione è per Vita Vassallo il suo degno distintivo, la carta d’identità che le permette di essere riconosciuta. 

Le opere dell'artista coniugano due mondi lontani, ma legati indissolubilmente oltre il tempo. L’arte, la celebrazione del bello, diviene lo scopo principale della produzione. I suoi dipinti rimangono fuori da ogni pensiero critico e politico, “la bellezza salverà il mondo” è il suo credo che si lascia trasportare dal pennello e dalla sua passione, senza limiti, senza troppe riflessioni. La tela diviene un campo vuoto da far fiorire attraverso il colore e le continue sperimentazioni. È proprio il colore che permette di dare nuova vita ai soggetti raffigurati che vengono così privati del grigio del marmo per essere investiti da tinte calde e accese, trasmettendo vitalità e intensificando il pathos della riproduzione. Pur riproducendo qualcosa che ha già un valore inestimabile ed inimitabile, Vita Vassallo riesce a creare delle opere che danno un aspetto, una tensione emotiva e una diversa vitalità a queste statue, caricandole di un’interpretazione personale.

written by Giorgia Giuseppa Spina

Classe 1997, laureata in beni culturali, è amante dell'arte in tutte le sue forme e curiosa di ampliare le proprie conoscenze.Ha frequentato per un anno l'Aix Marseille Université, in Francia, e ha già pianificato un'ulteriore esperienza all'estero, questa volta presso l'universitat de Valencia.

 

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