DESCRIZIONE Vinciguerra dipinge uomini scarni, paesaggi, atrofici, cavalli sfiancati, paesi polverosi, in un insieme ricco di verità nelle quali crede, che non risente davvero di contemplazione quanto di viva partecipazione, di passionalità isolana, è un singolare atto di coraggio del quale solo un artista oggi è capace. Un artista sanguigno, ricco di linfa vitale. Pittura di genere di Vincenzo Vinciguerra intitolato "Pescatori" datato 1992, olio su tela firmato e datato dall'artista in baso a destra.
Se Vinciguerra resta un classico nella forma e nella linea, non manca di essere romantico moderno nella composizione delle sue tele. Raggiungere nei suoi quadri una diffusa luminosità ad una intima trasfigurazione poetica della realtà è lo scopo base che si è prefisso l’artista e la qualità delle sue esposizioni ci sembra che a tale scopo riesca ad avvicinarsi sensibilmente, con la concretezza espressiva dei suoi colori e con l’incessante ricerca dei valori di luce ed ombra. La qualità di questa pittura, classica nella sua impostazione ma non accademica perché attinge alla vita, raggiunge un elevato livello attraverso una sensibilità tonale ed una tecnica della illuminazione frutto di continue appassionate ricerche. Vinciguerra esprime la vita e il suo movimento, ma nella sua pittura si sente l’uomo inquieto, il pensatore che vorrebbe la vita diversa da quella che è in questo mondo dove egli vive. Vinciguerra, infatti, è un artista che reca con sé un mondo che è suo, tutto suo, frutto di sofferenze, di meditazione, di passione.
Opera pubblicata sul catalogo “Omaggio a Vincenzo Vinciguerra”, a cura di Giuseppe Carli, Edizione Edity, p. 35.