Da Gianbecchina e Taravella, a Favata: quando la Sicilia diventa fonte d’ispirazione per un'arte glamour

È noto sin dai tempi delle pitture rupestri, che quando l’uomo mostri necessità di lasciare traccia di sé, di comunicare, di interagire con il contesto sociale attraverso l’arte, prenda ispirazione da quanto ciò di primordiale e intimo egli abbia a disposizione, ovvero il suo spazio. L’imprinting originario in cui si muove, vive, si relaziona e comunica. L’arte come forma di comunicazione ha radici profonde, quelle stesse radici che nutrono l’anima di un artista. Ad oggi, poi, questo comunicare attraverso i richiami alle proprie terre, i propri luoghi d’origine, come di un nostalgico ritorno al passato dal sapore antico che sa di cultura, è un elemento cruciale di tendenza , un trend, che spopola nella cultura attuale. Basti pensare ai numerosi brand, dalle più importanti maison di alta moda, agli artisti più in voga, ai cambiamenti di mete in scelte di viaggi, ciò che emula le culture passate è cool. Questo non è solo un fatto di gusto, questo è un fatto sociale.

La Sicilia bucolica di Gianbecchina

Questo riflesso arcaico con la propria terra natìa è ciò che vediamo espressamente rappresentato da Gianbecchina lungo tutta la sua produzione artistica. Un lungo viaggio, potremmo definirla cosi la sua arte, non solo nel vero senso della parola quando pensiamo ai numerosi spostamenti in cerca di studio e di fortuna per poi tornare nella sua Sicilia, ma un viaggio spirituale all’ interno di quella ricerca che lo porta a conoscere il figurativo, l’astratto e illustrazioni che lo riportano sempre là, in quella terra semplice fatta di contadini e pescatori, di zappatori e panettieri, sui volti dei quali il sole caldo della Sicilia sembra aver scavato nelle rughe profonde le rotte del Mediterraneo. Ed è questa la natura intrinseca che rende queste opere così meravigliosamente attuali, il tratto tipico di una Sicilia persa, poi ritrovata e mai più lasciata.

La Sicilia moderna di Taravella

Dall’aspetto sorprendentemente moderno e avanguardistico si mostra invece in tutta la sua attualità, la Sicilia metropolitana di Croce Taravella. Forte dei suoi studi accademici, ammaliato dal fascino delle grandi metropoli, l’artista ci guida verso nuove vedute, verso la sua sperimentazione. Una Palermo ritratta, nei suoi angoli storici più remoti, in una singolare prospettiva futuristica e innovativa. Sicilia dunque non è solo spighe di grano e cavalli ai carretti ma è metropoli in pieno giorno, fulcro di cultura e caos, melting pot di attività e incessante ricerca. Crogiolo di sperimentazione, scorgiamo nelle strade di Palermo del Taravella la vita quotidiana del traffico fermo nel tempo, lavori in corso di una peculiare modernità artistica che si afferma nella composizione dell’ opera in maniera particolare e ben definita come uno scatto fotografico elaborato da spettacolari effetti speciali. Ecco la Sicilia odierna che, stavolta con le sue architetture urbane, con il suo brulicante vivere e muoversi, offre ispirazione ad un’ artista che fa dell’innovazione il suo punto di forza. Staticità e movimento, trasformazione e riflessione, è questo il viaggio che ci propone Taravella nelle sue vedute urbane di Palermo e che ci porta ad esplorare un nuovo volto dei luoghi siciliani attraverso una moderna arte di innovazione che strizza l’occhio all’astrattismo pur rimanendo connessi con lo spazio raffigurato.

Verso una Sicilia glamour con Marco Favata

Bucolica e arcaica, moderna e innovativa, la Sicilia dunque è musa ispiratrice ancora una volta. Ma c’è un aspetto di questa terra che non avevamo fin qui scoperto, quello più glamour attraverso lo sguardo di Marco Favata! Con lui la Sicilia, infatti,  acquista una nota glamour. In un epoca multimediale e social, dove tutto deve essere instagrammabile e accattivante, dove l’arte è cool e non è più solo vanto di chi può comprenderne il messaggio attraverso eruditi mezzi, ciò che vediamo è democraticamente leggibile ma soprattutto è pop. Ci riconosciamo nelle piazze di Palermo, ci affacciamo nostalgici tra le barche di una marina, magari proprio laddove ci ha colti l’amore di sorpresa, veniamo sopraffatti da un’ondata di emozioni ma pacate. Le colature di colore, il valore aggiunto e firma inconfutabile dell’artista, ci suggeriscono questi ricordi velandoli con un carisma dannatamente glamour, elegante, sofisticato. Con il carattere stilosamente raffinato ci travolge Favata, con la sua pioggia di colori e noi inermi non possiamo ripararci da questo fascino traboccante. Siamo nel pieno di una passerella ma la sfilata è una delle più esclusive, le sue opere ci entrano negli occhi e scavano emozioni, lasciano un ricordo indelebile di una strada di Palermo che probabilmente conoscevamo da sempre ma non in quel modo. Un certosino lavoro mentale che crea un rapporto intenso con chi osserva, ti entra dentro, ti scava nell'intimo. Sa dove scandagliare perché sa che tu sei stato là e sa esattamente dove trovare quella remota posizione, quel gioco emozionante di ricordi e bellezza, incessante lavoro e tecnica, ritagliando quel preciso campo comunicativo ed emozionale che solo un’opera ricca di valore sa dare. Siamo in una nuova frontiera dell’arte siciliana, con inedite prospettive ricercate, in cui la terra nativa si offre un’altra volta regalando i frutti dell’ispirazione ma stavolta dal sapore meravigliosamente moderno e cool, irresistibilmente glamour.

Conclusioni

Che sia dunque per la tradizione o il simbolismo, per il folklore o per la storia, per il caos metropolitano che guarda alla modernità, resta indiscusso il fascino seduttivo e ammaliante della Sicilia come musa ispiratrice per ogni artista che ne abbia la fortuna di affondarvi dentro le proprie radici. Non a caso la Sicilia è protagonista senza eguali nella moda degli ultimi decenni, icona di stile inconfondibile delle più importanti maison, elementi simboli della storia popolare diventano i protagonisti cool di uno stile senza tempo, esempi di folklore e di attualità. La ricchezza di una terra antichissima restituisce a chiunque la apprezzi la luce del suo passato ricco e prezioso, terra di culture e di popoli, di racconti e colori, di sapori e virtù, antico ma incredibilmente di tendenza.

Written by Claudia Oliveri demoetnoantropologa, fa dell’arte la sua passione e la sua professione.
Per anni si è occupata di ricerca, critica e attribuzione artistica dei grandi pittori fiamminghi.
È stata curatrice di mostre. Attualmente svolge laboratori artistici per bambini.