Siamo qui per aiutarti
+39 091 7574592
+39 339 2896464
Orario Uffici:
Michele Cascella nasce a Ortona nel 1892. Da bambino non mostra una grande inclinazione allo studio e dopo l’ennesima bocciatura si accosta all’arte facendo esperienza nella bottega del padre Basilio, pittore, litografo e ceramista. I suoi primi esercizi grafici sono copie dei disegni di Leonardo e Botticelli. Nel 1909, insieme al fratello Tommaso, espone a Parigi nella Galleria Druet e in quello stesso anno è presente al Salon d’Automne. I lavori iniziali li esegue dal vero con il pastello, tecnica che gli permette di declinare il colore nelle suggestioni del simbolismo. La pennellata impressionista con cui concepisce la natura e i paesaggi gli garantisce, in un periodo di incertezza dei generi, una fama di portata internazionale.
Con lo scoppio della Grande Guerra viene chiamato alle armi, ma questo non gli impedisce di dipingere; porta con sé tele e pennelli per fermare gli attimi della sua esperienza militare e alcuni dei dipinti prodotti in quegli anni fanno parte della collezione del Museo del Risorgimento e delle Raccolte Storiche di Milano. Nel 1919, in occasione di una sua personale alla Galleria Bragaglia, conosce Carlo Carrà, che gli permette di trasferire la stessa mostra a Milano, dove si stabilisce definitivamente. Si concentra sull’incisione e sulla ceramica e solo dopo diverso tempo riprende ad utilizzare l’acquerello e la pittura ad olio.
Dal 1928 al 1942 partecipa a tutte le edizioni della Biennale di Venezia e nel 1948 gli sarà dedicata una sala personale. Intanto viaggia tra l’Italia e Parigi, e riceve la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale si intensificano le sue mostra all’estero: oltre Parigi anche Buenos Aires e Stati Uniti, stabilendosi in California per lunghi periodi, alternando la sua permanenza tra USA e Italia. Si concentra maggiormente sui paesaggi abruzzesi, fiori, papaveri e campi di grano, soggetti che gli consentono di esprimere il suo talento da colorista. Dal 1945 la pittura di Michele Cascella, risente di quel Neo-Cubismo condizionato dal recupero di Cézanne; eppure il suo modo di dipingere ha preservato per i suoi ottant’anni di attività un’autonomia dalle avanguardie, mantenendo uno stile unico. Si spegne a Milano nel 1989 dopo aver dedicato la sua vita alla pittura, e alla sperimentazione di diverse tecniche grafiche: dalla litografia all’acquaforte, dalla serigrafia alla cromolitografia.
ll pittore Michele Cascella è considerato uno dei più grandi maestri nel panorama artistico nazionale grazie alla sua straordinaria abilità artistica, al suo stile distintivo e alla sua dedizione alla rappresentazione della bellezza e della cultura italiane attraverso i suoi dipinti.
È noto per la sua profonda connessione con il paesaggio; le sue opere spesso riflettono una forte affinità per la natura e il mondo circostante. Cascella era abile nel catturare la bellezza dei paesaggi italiani, specialmente quelli della sua nativa Abruzzo. I suoi dipinti, come anche le Cascella litografie, sono caratterizzati da colori vividi e un senso emotivo che trasmetteva la sua intima relazione con la natura. Il paesaggio è una fonte continua di ispirazione per lui e ha contribuito a definire la sua arte.
Il pittore Cascella era straordinariamente talentuoso, le sue opere erano apprezzate per la loro bellezza visiva e la maestria tecnica.
Aveva uno stile distintivo che mescolava l'impressionismo e il realismo, creando opere uniche e riconoscibili. Il suo uso audace dei colori e la capacità di catturare l'atmosfera e l'emozione dei paesaggi loro rendono riconoscibile e unico. Cascella era noto per il suo amore e la sua rappresentazione della natura italiana, in particolare degli scenari dell'Abruzzo. La sua connessione con la cultura e la bellezza italiane lo ha reso un interprete straordinario del paesaggio italiano: tra le opere presenti nel nostro catalogo figurano ad esempio alberi di mimose, distese di prati fioriti, mandorle, ciliegi, tutta la natura in un tripudio di bellezza e di colori.
Cascella è considerato uno dei maestri caposcuola della figurazione paesaggistica. Riconoscibile inconfondibili le sue visioni della natura, i campi fioriti, gli alberi fiore, ridenti paesaggi gioiosi e carichi di atmosfere suggestiva. Una visione molto ampia della sua produzione grafica è presente nel nostro catalogo in cui figurano soggetti oggi pressoché esauriti di opere edite dalla Torcular, casa editrice con cui ha lavorato Cascella, opere pubblicate nel catalogo della prestigiosa casa editrice.
Il ruolo del paesaggio nell’arte di Michele Cascella
Michele Cascella è stato un pittore e incisore italiano, noto per i suoi paesaggi e le sue vedute urbane. Il paesaggio ha svolto un ruolo fondamentale nell'arte di Cascella, che ha dedicato gran parte della sua carriera alla rappresentazione della natura e del territorio italiano.
Cascella ha dipinto paesaggi di diverse regioni d'Italia, tra cui l'Abruzzo, la Toscana, il Lazio e la Campania. Nei dipinti di Michele Cascella si coglie l'essenza del paesaggio, rappresentata in modo semplice e diretto, senza fronzoli o artifici. I quadri di Cascella sono caratterizzati da una grande attenzione ai dettagli e da una resa accurata dei colori e delle luci.
Il paesaggio, per Cascella, non era solo un soggetto da rappresentare, ma anche un mezzo per esprimere le proprie emozioni e i propri stati d'animo. Attraverso le sue opere, egli ha cercato di trasmettere al pubblico la bellezza e la poesia del paesaggio italiano, invitando lo spettatore a riflettere sulla relazione tra l'uomo e la natura.
Inoltre, Cascella ha utilizzato il paesaggio anche come strumento di denuncia sociale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, una serie di opere di Cascella rappresentavano i paesaggi devastati dai bombardamenti, denunciando così le conseguenze della guerra sulla natura e sull'ambiente.
In sintesi, il paesaggio ha svolto un ruolo centrale nelle opere di Michele Cascella, rappresentando non solo un soggetto di rappresentazione, ma anche un mezzo per esprimere emozioni, riflessioni e denunce sociali.
Michele Cascella nasce a Ortona nel 1892. Da bambino non mostra una grande inclinazione allo studio e dopo l’ennesima bocciatura si accosta all’arte facendo esperienza nella bottega del padre Basilio, pittore, litografo e ceramista. I suoi primi esercizi grafici sono copie dei disegni di Leonardo e Botticelli. Nel 1909, insieme al fratello Tommaso, espone a Parigi nella Galleria Druet e in quello stesso anno è presente al Salon d’Automne. I lavori iniziali li esegue dal vero con...