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Orario Uffici:
Note biografiche
Matteo Must nasce a Sant’Agata di Militello nel '98. Fin da piccolo dimostra grande attitudine al disegno e alla scultura, lavorando sempre accanto al suo grande maestro con ambizione continua di superarlo. Si diploma come odontotecnico è attualmente studia legge al Università La Sapienza a Roma.
La vena creativa di Matteo Must si traduce in una pittura moderna, in espressione pittorica pura, che recupera la tradizione in modo innovativo, compiendo una ricerca e uno studio originale e non emulativo. I colori usati sono densi, pastosi, materici, con una partitura variegata e articolata. Talvolta la trama si stempera, acquisendo una delicata consistenza metafisica ed evidenziando la costante volontà di Must di lasciare emergere un’evoluzione stilistica sempre più rivolta ad una visione fortemente intimistica del fare arte.
Realizza quadri secondo una personale capacità elaborativa, analizzando attentamente quanto lo circonda e riproducendolo sempre in modo ben comprensibile e facilmente fruibile. Partecipa a diverse mostre collettive non puntando mai ad un premio ma solo alle emozioni del suo pubblico. Nella sua giovane carriera ha collaborato con diversi scenografi nell'ambito di serie televisive RAI. “Nei miei quadri, -afferma l'artista - la gente deve incontrare un pezzo della sua vita e non solo un oggetto acquisito”. Queste non sono solo delle parole di un ragazzo ma di un uomo vissuto nell'arte, un maestro che vorrebbe solo lasciare un segno.
Il 13 aprile 2023 inaugura Impact, mostra personale all'interno degli spazi di via Notarbartolo 9/e
Il 9 settembre partecipa alla bipersonale istituzionale “Made in Sicily” insieme a Marco Favata, patrocinata dal Comune di Cefalù presso gli spazi dell’Ottagono Santa Caterina alla presenza del sindaco prof. Daniele Tuminello. Protagonista assoluta dell'esposizione è la Sicilia, fonte ispiratrice di suggestioni artistiche, tradotta in due linguaggi espressivi molto lontani.
M.Must
Descriviti un po’...
Il mio nome è Matteo, in arte M. Must. classe ‘98. Studente universitario di giurisprudenza. Sono una persona semplice, mi piace l’arte in ogni sua sfaccettatura, che sia musica, fotografia e pittura. Di per se sono malinconico, testardo, lunatico, emotivo, complicato. Non amo seguire le tendenze, vado sempre controcorrente contro il giudizio di tutti. Mi potrei definire come un “iceberg” poiché di me si vede solo la punta, ma dentro c’è un mondo, che si può scoprire, con il tempo o attraverso le mie opere, dove esprimo tutte le mie sensazioni. Sono una persona contraddittoria e perseverante tanto da sembrare coerente. Mi conosco molto bene e molto a fondo tanto da esser sereno per quello che sono: “ognuno porta con se quel bagaglio fatto di vizi e virtù , pregi e difetti”.
Come è iniziato il mio approccio con l’arte?
Di per sè il mio approccio con l’arte inizia da quando ho memoria (essendo figlio d’arte): ricordo le mani inzuppate nel colore sulle tele di mia madre... grandi momenti di felicità. Credo che vivere in mezzo ai colori, non abbia fatto altro che alimentare in me il desiderio di trasformare l’emozione in una tela. Sempre a modo mio, e ricalcando me stesso.
La tua è una pittura dell'anima?
Mi lascio ispirare dalle mie emozioni, da quelle sensazioni ricche di brividi sulla pelle in grado di lasciare un segno, una riflessione. La curiosità di unire colori e sperimentare nuove tecniche, è per me un missione perché mi permette di tracciare sulla tela quelle diverse visioni descrivendo un dato stato d'animo...il mio! Questa ricerca, interiore, traccia le basi della mia poetica che si esprime prevalentemente con tele dal gusto astratto. Adoro dipingere nella libertà del segno, prediligendo i colori ad olio, lasciando ampia scelta interpretativa allo spettatore che pur ignorando il moto che ha mosso l'ingegno creativo, riescono sempre ad intercettare l'emozione cardine dell'opera, che sia dolore, rabbia, malinconia o gioia.
Prediligi dei luoghi in particolare?
Ho tanti luoghi a me cari e non riuscirei a descriverli tutti. Ogni luogo diviene importante dal momento che mi suscita delle sensazioni, belle, felici, nostalgiche è perché no?! Anche di rabbia. Mi ricordo la casa dei nonni al paese, quando la mattina mi affacciavo alla finestra e c’era un odore di pane appena sfornato che inebriava tutto il paese, tutta la casa, e ripensandoci ho i brividi... è una di quelle sensazioni che si è incapaci di descrivere. Di certo c'è Roma a notte fonda. Quando la città eterna si spegneva, e tutto era silenzioso, io prendevo ad andare in giro per le strade con una sigaretta in mano e la mia immancabile Polaroid! Era un momento di felicità stazionare in quei luoghi, abitati di giorno da milioni di persone, e di notte, io nella mia solitudine, giocavo a leggere ed interpretare i segni del loro passaggio, scattando foto: istantanee di storie di fantasmi.
Note biografiche
Matteo Must nasce a Sant’Agata di Militello nel '98. Fin da piccolo dimostra grande attitudine al disegno e alla scultura, lavorando sempre accanto al suo grande maestro con ambizione continua di superarlo. Si diploma come odontotecnico è attualmente studia legge al Università La Sapienza a Roma.
La vena creativa di Matteo Must si traduce in una pittura moderna, in espressione pittorica pura, che recupera la tradizione in modo innovativo, compiendo...