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Orario Uffici:
Lorenzo Viani nasce a Viareggio l’1 novembre 1882. Nel 1893 lavora come garzone presso la bottega di un barbiere e incontra personaggi di primo piano, tra questi ebbe la possibilità di conoscere il pittore Plinio Nomellini, che lo influenzò positivamente nella sua maturazione. Nonostante la sua indisposizione verso lo studio, decide di iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Lucca, dove frequenta circa tre anni di lezioni e dove conosce anche Moses Levy e Spartaco Carlini. Durante quest'esperienza accademica, partecipò a manifestazioni anarchiche e socialiste. Nel 1904, frequenta la Libera Scuola di Nudo annessa all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dimostrando comunque un'insofferenza verso le discipline accademiche. Ritornando a Viareggio, entra a far parte della Compagnia della Bohème. Espone alcuni suoi disegni alla VII edizione della Biennale di Venezia. Durante questa esposizione scopre l'opera di Laermans e simpatizza con Umberto Boccioni e partecipa all’"Esposizione nazionale d'arte umoristica" di Messina, ricevendo la sua prima medaglia. Intorno agli anni ’10 del Novecento, partecipa alle attività degli anarco-socialisti versiliesi consolidando nuove amicizie nell'ambiente futurista di "Lacerba", tra cui Giovanni Papini, Giuseppe Ungaretti, Borsi e Ottone Rosai. Grazie all'appoggio di Franco Ciarlantini, espone 624 opere al Palazzo delle Aste di Milano. La mostra lo avvia verso una cornice di mondanità, riscuotendo un caloroso consenso da parte del pubblico e della critica. Tra il 1908 e il 1911, paradossalmente non fu influenzato particolarmente dal movimento liberty in voga il quel periodo ma fu attratto dall'arte Daumier e Goya, più vicini al suo temperamento e dall'espressionismo tedesco la cui disperazione si potrà notare, anni più tardi, nelle sue xilografie, caratterizzate da un’estrema semplicità e crudezza. I soggetti da lui favoriti furono i barconi sulle solitarie spiagge della Versilia, la gente del basso ceto, le Alpi Apuane, racchiuse in forme geometriche che ricordano Cézanne, resi attraverso colori in toni fondamentali, racchiusi in contorni neri che formano la tessitura delle sue composizioni con un disegno serrato ed essenziale. Nel 1916 viene richiamato per la guerra, continuando in pochi momenti di tranquillità, a disegnare, dipingere e illustrare. Viani espone nel 1931, alla I Quadriennale di Roma, "Il volto santo". Addirittura anche Mussolini dimostra interesse per l'opera e per l’autore e l’anno successivo riesce a esporre alla XVIII Biennale di Venezia, a Livorno e a Viareggio. Il 2 novembre, muore ad Ostia stroncato da un collasso cardiaco. Il 3 novembre la salma ritornerà a Viareggio in un plebiscito collettivo di affetto e di rimpianto.
Lorenzo Viani nasce a Viareggio l’1 novembre 1882. Nel 1893 lavora come garzone presso la bottega di un barbiere e incontra personaggi di primo piano, tra questi ebbe la possibilità di conoscere il pittore Plinio Nomellini, che lo influenzò positivamente nella sua maturazione. Nonostante la sua indisposizione verso lo studio, decide di iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Lucca, dove frequenta circa tre anni di lezioni e dove conosce anche Moses Levy e Spartaco Carlini. Durante quest'esperienza...