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Orario Uffici:
Martedì
14 febbraio 2023
dalle 17:00 alle 19:30
via Notarbartolo 9/e
90141 Palermo
Per saperne di più:
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Ufficio Stampa
Marianna La Barbera
Per questo San Valentino, martedì 14 febbraio 2023, ore 17:00, il Centro d'arte Raffaello apre le porte della galleria a tutte le donne per trascorrere un pomeriggio insieme coccolate dalle sapiente mani del parrucchiere Domenico Sorce, sorseggiando un calice di vino, immerse nell'arte e nella bellezza. Proprio l'arte al femminile diviene il focus centrale dell'evento poiché sarà possibile indossare gioielli d'artista come la splendida collezione in oro e argento di Salvador Dalì e i gioielli in ceramica, sculture da indossare, dello scultore palermitano Alberto Criscione. L'idea del direttore artistico Sabrina Di Gesaro nasce dal concetto vero e proprio di “bellezza” perché sin dall'antichità ed in molti periodi storici era considerata bellezza soprattutto quella della natura, mentre l’arte aveva soltanto il compito di fare bene le cose che faceva, in modo che servissero allo scopo a cui erano destinate Perciò si considerava arte sia quella del pittore e dello scultore sia quella del costruttore di barche, del falegname o del barbiere. Soltanto molto tardi, per distinguere pittura, scultura e architettura da quello che oggi chiameremmo artigianato, si è elaborata la nozione di Belle Arti. L'evento sarà arricchito da una collettiva d'arte e da un cocktail di benvenuto.
“L'impronta che l'arte di Salvador Dalì – commenta il critico d'arte Giuseppe Carli - lascia nel mondo contemporaneo è tale da fissarlo tra i dieci artisti più rappresentativi del secolo scorso: una storia che lo vede pittore, scultore e genio dell'oreficeria. Si sa che Dali fu un fervente ammiratore del Cellini e che la celebre Saliera celliniana gli trasmise un'onda di commozione così intensa da contagiarlo. Ma Dalí è, comunque, un artista di oggi che ci fa ritrovare nei suoi capolavori di oreficeria l'impronta inconfondibile della sua arte: l'astrazione e la realtà insieme, il simbolo e la verità, la lievità delle forme e la concretezza della materia. I suoi gioielli, come la sua scultura, sembrano una dilatazione plastica di quegli oggetti misteriosi e fantastici che ritroviamo nei quadri.
Alberto Criscione, invece, in questa nuova serie di gioielli da indossare, trae ispirazione dalle donne alla tinozza del maestro Edgar Degas. La donna è la sola ed unica protagonista, posta al centro di tutto, e colta nella sua intimità, immersa nei suoi pensieri. Ne deriva, un aspetto sacrale della figura femminile rendendola espressione del divino. Proprio per questa motivazione la serie prende il nome di “Sibille” e nello specifico: Incantatrice, Profetica, Veggente. Questa della Sibilla è una concezione essenzialmente popolare, dato che tutti i popoli riconoscono alla donna quella caratteristica profetico divinatoria. Infatti, - conclude Carli - la narrazione profetica è rimessa alla sensibilità individuale, e l'artista, con questo particolarissimo oggetto d'arte, rende il destino indossabile cercando di restituire alla dimensione reale quel pizzico di magia che può alleggerire la pressione della vita moderna.”