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L’arte dell’improvvisazione

Non esiste una parola per definire l’arte di Claudio Cangialosi, artista in continua evoluzione, che da tempo si muove in diversi ambiti, dalle rappresentazioni geometriche e dinamiche su tela, alla creazione e improvvisazione dell’action painting esplorando diverse tecniche, una delle quali definita Raw Evidence(evidenza grezza). Un artista poliedrico che tenta di avvicinare l’arte alla vita quotidiana, facendoci riflettere sul fatto che, impegnati a lavorare e a pensare al futuro, dimentichiamo di vivere il presente.

Ma chi è Claudio Cangialosi?

Claudio Cangialosi è un artista emergente, nato a Partinico (Palermo) e cresciuto a Borgetto, dove ha vissuto fino all’età di 15 anni. Successivamente entra alla Scuola del Teatro alla Scala, e quindi si trasferisce a Milano dove intraprende la carriera di ballerino professionista. All’età di 19 anni si trasferisce a Dresda, in Germania, dove ha vissuto per 10 anni. Oggi Claudio vive ad Anversa, in Belgio, ed oltre alla sua professione di coreografo e ballerino, si dedica anche ad una delle sue più grandi passioni, la pittura.

La pittura di Claudio Cangialosi, basata sull’Action Painting, si mescola tra arte, vita e movimento ed è definita da egli stesso Raw Evidence, letteralmente “evidenza grezza”. Si tratta di una particolare tecnica d’improvvisazione che Claudio ha voluto sperimentare piazzando sul pavimento una tela all’interno della cucina di un ristorante (Weekend at the kitchen, 2017), durante un weekend lavorativo, con l’intento di mostrare “la verità sulla difficoltà di un fine settimana lavorativo in un ristorante d’estate”.

I materiali impiegati per questo tipo di esperimento sono stati perlopiù “grezzi”, appunto; come ad esempio gesso, acrilici, pigmenti, sporcizia e tutto ciò che potesse entrare in contatto con la tela. Il risultato finale è stato come fotografare un momento di vita (la vita di un cuoco o un cameriere in cucina), all’interno di una specifica location, in un arco di tempo stabilito dall’artista stesso; nel caso di Weekend at the kitchen, si è trattato di due giorni, sabato e domenica. 

Di questo esperimento, ciò che più ha interessato e affascinato l’artista, è stata la diversità con la quale ogni tela può variare, a seconda del posto in cui viene piazzata in rapporto all’interazione con il pubblico e la reazione di quest’ultimo, a seconda dell’età e della persona. Ad entrare in contatto con la tela, infatti, sono molto spesso degli sconosciuti, alcuni dei quali non se ne accorgono nemmeno, altri invece non gradiscono di entrare in contatto con qualcosa di nuovo e fuori dall’ordinario, influendo nella realizzazione finale della tela. 

L’arte di Claudio Cangialosi, dunque, è la dimostrazione che, presi dalla frenesia giornaliera e condizionati nel vivere il futuro, non sempre prestiamo attenzione alla quotidianità e al momento. La sua può essere definita la tecnica dell’adesso, la tecnica del qui e ora.

Ho avuto la possibilità e il piacere di porgli qualche domanda per conoscerlo più da vicino e comprendere meglio i meccanismi della sua arte.

written by Silvia Santodonato

Appasionata da sempre di arte,  laureanda in storia  dell'arte contemporanea presso l'Università degli studi di Palermo,  di recente ha raggiunto ottimi livelli nell'ambito dell' Art Blogger. Il suo innamoramento con la pittura nasce dal rinascimento per sfociare nell' "Informale".

 

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