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Intervista al direttore artistico Sabrina Di Gesaro

L’11 giugno è stata inaugurata la nuova mostra “Orizzonti di Luce” a cura di Massimiliano Reggiani e Monica Cerrito. Una breve intervista al direttore artistico del centro d'arte Raffaello Sabrina Di Gesaro, ci permette di scoprire le idee e il lavoro che precedono la creazione di questa esposizione. Gli artisti scelti hanno cercato di manifestare le sensazioni che il mare suscita nella loro interiorità e le hanno trasferite nelle loro opere. Un progetto esito dello studio, dell’investimento e della volontà di fare della galleria un luogo attivo di cultura, attraverso ogni tipo d'arte. Con una vocazione più contemporanea, la nuova sede valorizza e aiuta artisti emergenti che si approcciano al mondo dell’arte ed hanno bisogno di sostegno e di artisti storicizzati che da sempre fanno parte della storia stessa della galleria. L'unione di queste due facce della stessa moneta costituisce un centro gremito di confronti, creatività, espressione estetica e stimoli, per gli artisti ma anche per i visitatori.

Nel 2019 hai deciso di intraprendere una nuova strada, più contemporanea e coraggiosa, aprendo una nuova sede in via Notarbartolo gestita da te. Cos'è per te essere un'imprenditrice dell'arte?

L'arte è sempre stata presente nella mia vita, la nostra casa e la nostra galleria erano frequentate da artisti di diversa fama, siciliani e internazionali. Mio padre ha creduto e investito nell'arte, ma ha creduto e investito anche in me, trasmettendomi la sua passione, e adesso io continuo il suo lavoro. Aprire una sede di cui sono io la titolare, mi permette di vivere e conoscere l'arte a 360 gradi. La preparazione, gli sforzi e la dedizione che metto nella gestione della galleria sono necessarie per fidelizzare e rassicurare chi entra nella nostra "famiglia". Un'opera d'arte è per sempre e come tale è un investimento, per me è importante che i nostri clienti percepiscano la serietà che metto nel mio lavoro. La sfida che ho intrapreso aprendo questa nuova sede è ardua. La gallerista è una figura chiave nel percorso dell’artista, è da essa che dipende la sua promozione ed è per questo che si ha sulle spalle la responsabilità di dover promuovere il talento di tutti coloro che fanno parte della nostra scuderia. Gli artisti si affidano a noi, e noi dobbiamo mettere in risalto le differenti doti di ognuno di loro. In questo è fondamentale la scelta anche di chi ti sta intorno, dagli artisti ai collaboratori, che danno un enorme contributo nella buona riuscita di questa impresa eccezionale.

Organizzare una mostra è un momento importante per la galleria e per chi lavora insieme a te. Come si articola il lavoro e quanto è importante la produzione e l’organizzazione per te di eventi di questo tipo? 

La passione per l’arte, la sua promozione, la professione di gallerista non possono prescindere da ciò che ci circonda. Il nostro è un lavoro che vive di stimoli, che ha bisogno di scambi emotivi e non potrebbe mai esprimere al meglio le sue potenzialità senza uno sguardo rivolto al contesto circostante. È un circolo di emozioni che rimbalzano dalla realtà circostante, dal gallerista all’artista fino a giungere al pubblico e all’artista che realizza l’opera. Il gallerista promuove l’arte e tutte le figure professionali di contorno la sostengono. È un vortice di idee e di emozioni. Programmare una mostra non è mai un lavoro a tavolino. È un momento creativo che parte da uno spunto, da un un’opera, da un’idea, dal piacere di offrire al proprio pubblico un contenuto interessante. 

Orizzonti di luce” ha come tema il mare, ogni artista rappresenta il proprio modo di vedere il mare, le emozioni e il rapporto che con esso intrattengono. Chiedo a te, qual è il tuo rapporto con il mare? Cos’è per te il mare? 

La bellezza, la libertà, il sogno, le speranze, la pace, la vita. Cosa rappresenta tutto ciò più del mare per una siciliana? Il legame tra un siciliano e il mare è indissolubile. Una presenza costante e familiare, che ognuno si porta dentro, attraverso ricordi, emozioni e sensazioni. È un elemento che connota non solo il nostro paesaggio ma la nostra stessa natura. Il mare è vita. Il mare è bellezza. Il mare è la storia stessa della Sicilia. Cittadini del mare, i siciliani vivono da sempre in una condizione privilegiata e strategica. Quanti linguaggi ha parlato il mare e quante emozioni diverse ci ha donato. La fortuna di vivere in una città come Palermo permette di sentire in prima persona tutte queste sfaccettature, emozioni e sensazioni. Il mare, infine, è un tema caro e vicino a tutti i palermitani: non mancheranno i tuffi nelle emozioni e nei ricordi da parte di ogni visitatore del nostro territorio. 

Il mare è una caratteristica peculiare di un grande artista che vi ha accompagnato nella prima mostra in questa nuova sede: Piero Guccione.

In occasione dell’inaugurazione della seconda sede in via Notarbarolo abbiamo ospitato la personale di Pietro Guccione, artista siciliano che ha lasciato un segno nel panorama artistico internazionale soprattutto per le sue marine. Il suo mare di Scicli, i suoi paesaggi e le sue pennellate ricchissime di sfumature, pur in una visione d’insieme quasi monocromatica, hanno suscitato un interesse indescrivibile nel pubblico palermitano. Il mare ci ha portato fortuna evidentemente, e proprio per questo abbiamo pensato di riportarlo nella nostra galleria. Rivederla piena di luce blu mi ha riportato a quest’evento del 2019. È bello avere l’occasione di riparlare di qualcosa che ha lasciato il segno nel nostro percorso, e questa mostra lo è stato.

Quali sono le peculiarità dei mari rappresentati da questi sette artisti? 

Abbiamo scelto sette artisti della nostra galleria in cui la raffigurazione del mare è il loro soggetto prediletto e caratterizzante. Il mare è il re indiscusso delle opere di tanti artisti contemporanei che annoveriamo nella nostra scuderia. Ad essi, alle loro visioni soggettive, ai lori sguardi incantati abbiamo dedicato questa collettiva che guarda in un’unica direzione: il mare e la sua ricchezza multiforme. Il mare rassicurante di Mariella Cusimano, con i suoi pesci e le sue composizioni cromatiche, il mare introspettivo e tumultuoso di Matteo Must, con i suoi miti e le sue vele spiegate al vento. Il mare di Meschis, un mare intravisto fra scorci di case bianche. Il mare di Mattó, battagliero e feroce, come le due tonnare, testimonianze di una lotta fra l’uomo e i tonni in una caccia in cui affondano le radici della sua Favignana insieme alla rappresentazione del mare lirico di Fiume. Il mare libero da dittami di Toraldo, in movimento, scomposto e fantasioso. Infine, il mare di Faccincani, brillante e luminoso come le sue opere, protagonista di un sogno in cui le note località mediterranee regalano emozionanti scenari di luce e colori.

Venerdì 11 giugno abbiamo assistito all'inaugurazione della mostra, la quale sembra aver avuto un impatto positivo nei confronti del pubblico.

Inaugurare una mostra è sempre un momento fondamentale per noi in quanto ci permette di rendere la nostra galleria un luogo attivo, ci permette di avere più visibilità e di mostrare come svolgiamo il nostro lavoro. In un periodo storico particolare come questo, non è sicuramente facile attirare una grande fetta di pubblico ma, aver visto tanta gente interessata all'evento, alle opere ed a conoscere gli artisti ha permesso, a me in primis, di realizzare ancor di più quanto io sia appassionata a questo lavoro, infatti erano presenti sia clienti ormai fidelizzati che nuovi acquirenti e artisti. In quanto esperti del settore, abbiamo il dovere di custodire, tramandare e mostrare ai più l'arte, la bellezza e la cultura perché immortali nel tempo ed è per questo che, nonostante il periodo, non ci siamo mai fermati ed abbiamo continuato a lavorare con amore e a curare minuziosamente tutto al dettaglio, per offrire al pubblico la massima esperienza di bellezza e stupore. La presenza dei curatori Massimo Reggiani e Monica Cerrito è stata fondamentale: essi hanno portato a termine un ottimo lavoro ricco di spunti interessanti, insegnamenti e caratterizzato da uno studio approfondito. Hanno altresì contribuito a rendere questa mostra curiosa, interessante ed accessibile a tutti.

written by Giorgia Giuseppa Spina

Classe 1997, laureata in beni culturali, è amante dell'arte in tutte le sue forme e curiosa di ampliare le proprie conoscenze.Ha frequentato per un anno l'Aix Marseille Université, in Francia, e ha già pianificato un'ulteriore esperienza all'estero, questa volta presso l'universitat de Valencia.

 

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