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Giornata Internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre, in occasione della  Giornata Internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne, le vetrine del Centro d’arte Raffaello si trasformano in opere d'arte speciali: un paio di scarpette rosse affianca un’opera scelta per il suo valore simbolico di denuncia. Questa ricorrenza diventa un'occasione in cui l'arte si manifesta come veicolo potente di messaggi di sensibilizzazione. Il ruolo dell'arte nella lotta contro la violenza è fondamentale, poiché contribuisce a penetrare nelle coscienze, promuovendo la consapevolezza e la lotta contro questo problema grave e stringente.

Quest'anno più che mai, abbiamo voluto rinnovare il nostro contributo per dare un segnale forte e deciso. Da sempre sensibili ad attualità e tematiche sociali, oggi la piaga della violenza contro le donne ci tocca più che mai da vicino; i drammatici fatti di cronaca che hanno avuto luogo nella nostra città, rendono ancor più urgente unirci al coro di indignazione e denuncia contro ogni tipo di atto violento e criminale fisico e psicologico perpetrato contro le donne. Pertanto, il Centro d'Arte Raffaello oggi espone nelle sue vetrine rispettivamente un'opera dell'artista Zazzà D'Anna ed una di Bruno Caruso ospitando per l'occasione due donne d'eccellenza del panorama politico comunale: la Consigliera comunale Sabrina Figuccia e la Consigliera comunale Mari Albanese.

L'opera di D'Anna, “artista dei muri” da sempre sensibile ai valori universali della pace e dell'amore, è una scritta incisa nel muro: “Mia per sempre”. Il dipinto, dal titolo emblematico, si fa portavoce di un grido universale di tutte le donne, contro la violenza e il soffocamento di sogni, desideri e diritti con abusi, violenze e coercizioni fisiche e psicologiche. D’altra parte, l’impegno civile e sociale che ha contraddistinto tutta la vita del Maestro Bruno Caruso, rilevante il suo contributo che portò alla “legge Basaglia” per la progressiva chiusura dei manicomi, ha orientato la nostra scelta su una delle sue opere. “Giungla”, litografia del 1981, raffigura delle donne ammantate con pellicce maculate: vi è simboleggiata la fierezza di tutte le donne, libere di esprimere la propria femminilità e personalità in ogni forma.

L'arte, con la sua capacità di comunicare senza parole dirette, svolge un ruolo cruciale nella sensibilizzazione delle coscienze. Attraverso forme visive, pittura, scultura, installazioni e performance, offre una via espressiva privilegiata per affrontare temi sociali complessi, agisce come uno specchio della società trasmettendo emozioni, generando empatia e provocando dibattiti. Esse fungono da catalizzatori per il cambiamento, diventando un ponte tra l'individuo e il problema. Attraverso la bellezza, la provocazione e la narrazione visiva, l'arte si afferma come un potente strumento per trasformare l'astratto concetto di consapevolezza in una comprensione tangibile e profonda della realtà circostante.

La Sicilia, nonostante sia stata recentemente teatro di episodi drammatici, mostra una straordinaria capacità di opporsi con determinazione alla violenza sulle donne. In mezzo a sfide e difficoltà, la comunità siciliana si è unita per promuovere un cambiamento culturale radicato nella solidarietà e nel rispetto reciproco. Le donne siciliane, forti e risolute, si ergono come pilastri della lotta contro la violenza di genere. Attraverso iniziative locali, associazioni e commissioni d’inchiesta, stanno trasformando il dolore in azione, sfidando gli stereotipi e promuovendo una cultura di inclusione e rispetto.

Da donna e da siciliana, ho voluto alzare anche io la mia voce per rendere più forte il nostro grido rendendomi disponibile a lavorare insieme verso un futuro più sicuro e inclusivo. Un invito a tutte le nostre amiche ad alzare sempre la testa unite, libere, forti anche delle proprie fragilità!

written by Sabrina Di Gesaro

Cura la direzione artistica della galleria Raffaello da oltre 25 anni. Al suo attivo l’organizzazione di mostre personali dal respiro internazionale tra cui Joan Mirò nel 2000 e Pablo Picasso nel 2001, esposti per la prima volta a Palermo. Ha creato una collana di cataloghi d’arte Raffaello e promuove i giovani talenti dell’arte contemporanea.

 

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