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Franco Gentilini nasce a Faenza il 4 agosto del 1909 – Roma, 5 aprile 1981) ed è stato un pittore italiano. Conclusa la scuola in giovane età, durante l’adolescenza comincia a lavorare come apprendista intagliatore presso una bottega. Incoraggiato a proseguire ed introdotto da Romagnoli verso il critico d’arte Nino Bertocchi, partecipa alla seconda "Mostra del Risveglio Giovanile” con alcuni lavori. All'inizio degli anni ’20 frequenta i quattro corsi serali di disegno industriale e plastica. Nel 1930 decide di intraprendere il primo viaggio a Parigi per poter entrare in contatto con gli impressionisti e, nello stesso anno, viene esposto una sua opera presso la XVII edizione della Biennale di Venezia. Entra a far parte nell'ambiente letterario del Caffè Aragno, dove conosce e frequenta artisti e letterati tra cui Cagli, Mucci, Falqui, Sinisgalli, de Libero, avviando lunghe collaborazioni per quanto riguarda l'illustrazione dei loro testi e poesie. L'ambiente della Scuola Romana ha una grande influenza sull'artista che si lascia influenzare dall’espressionismo barocco di Scipione e Mario Mafai. Gli anni trenta lo vedono protagonista di numerosi Premi come quelli di Rubicone tra il 1933 e il 1934, a biennali e quadriennali. Proprio in quegli anni, l'artista realizza varie opere pubbliche, dipinti come ritratti, nudi, paesaggi urbani, nature morte, composizioni ispirate alle popolari e feste campestri. La sua nota tecnica è caratterizzata da un connubio tra pittura e disegno, che presenta un fondo preparatorio materico impastato con sabbia. I temi delle sue opere spaziano dalle cattedrali ai battisteri, ai giocolieri ai suonatori ambulanti, ai paesaggi con prospettive irregolari, ritratti, elementi del quotidiano e animali. Circa nella seconda metà del ‘900, la sua ricerca punta verso una stilizzazione geometrica ed essenziale che trova un equilibrio compositivo del tutto nuovo e personale, grazie all’utilizzo improprio delle prospettive. Altri soggiorni parigini lo stimolano maturando uno stile in cui trovano spazio anche le nuove correnti internazionali del cubismo, del surrealismo di Chagall e delle ricerche materiche che lo allontaneranno dai colori impastati di luce delle opere giovanili, dai nudi di donna, dalle vedute fresche e luminose dei viali cittadini, dalle delicate ballerine che ricordavano Degas. Numerose sono le mostre personali e collettive a cui partecipa che vanno dall'Italia all'estero. È possibile visitare le sue opere presso i maggiori musei italiani e internazionali, tra i quali sono presenti la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, gli Uffizi e i Musei Vaticani. La sua attività artistica continua fino al 1981, quando muore il 5 aprile a causa di una malattia. Ma nonostante ciò la sua memoria viene ricordata, infatti, per celebrare il centenario della sua nascita si sono svolte diverse retrospettive in spazi pubblici come nel Museo Pericle Fazzini di Assisi e nel Museo della Permanente di Milano.
Franco Gentilini nasce a Faenza il 4 agosto del 1909 – Roma, 5 aprile 1981) ed è stato un pittore italiano. Conclusa la scuola in giovane età, durante l’adolescenza comincia a lavorare come apprendista intagliatore presso una bottega. Incoraggiato a proseguire ed introdotto da Romagnoli verso il critico d’arte Nino Bertocchi, partecipa alla seconda "Mostra del Risveglio Giovanile” con alcuni lavori. All'inizio degli anni ’20 frequenta i quattro corsi serali di disegno industriale...