DESCRIZIONE Come a sintetizzare l’intero ciclo grafico qui presentato le Donne con pappagalli si dispongono, a figura intera, a fare da quinta di uno scenario teatrale, e recano in dono gli oggetti fino ad ora letti graficamente da Walasse Ting. I pappagalli, i fiori nelle loro diverse versioni. È il figlio apparentemente più impegnativo, e quello dove lo stesso segno maggiormente indugia a definire le forme, a dare indicazioni anatomiche e volumetriche. Anche i colori sono gli stessi che singolarmente o sovrapposti e mischiati Ting ha prediletto in queste grafiche, e sono qui importanti nei loro valori puri, giustapposti con una sensibilità che coglie il gusto fauves così come le frequenze stessa con l’arte orientale dell’Ottocento aveva prodotto. La serigrafia è realizzata in ben ventiquattro battute di colore, ricomposte però sul foglio con la leggerezza, la trasparenza e la freschezza di un acquarello. Donne con pappagalli 1988, serigrafia, 36x48,2 cm, stampa a 24 battute su Carta Magnani 61x77,5 cm, tiratura 230 copie e 20 artist’s proofs, numerate da 1 a 20 A. P. a cura di Vigna Antoniniana Stamperia d’arte – Roma.
Opera pubblicata sul catalogo “Walasse Ting”, a cura di Renato Cardi e Luca Mereghetti, edito da “Maestri incisori s.r.l.”, distribuito da “Plumelia”, 1989.