Dario Schelfi affianca, alla sua professione di avvocato, un inaspettato AlterEgo di artista. Ha scoperto dentro di sé la sua vena artistica in un momento difficile della sua vita in cui l’arte si è prestata a diventare strumento di riscatto offrendo l’opportunità di elaborazione e, poi, di risoluzione del suo dolore. Attraverso l’arte, di quadri moderni astratti, ha intrapreso un viaggio interiore che lo ha condotto a scandagliare le pieghe più intime delle sue emozioni, scoprendo inaspettatamente risorse e potenzialità finora sconosciute.

L’arte si è rivelata strumento di catarsi, opportunità di esplorazione, approdo ad un altro se mai rivelato. Ha scoperto un talento inespresso a cui ha dato voce, mettendo a fuoco sentimenti ed emozioni nella loro nuda pregnanza. Le sue emozioni sono turbinose, imprevedibili, contrastanti vissute intensamente e trasposte sulla tela, senza timore di osare, in una esplorazione sincera e coraggiosa.

La sua vocazione artistica è un espressionismo astratto, attualmente stemperato da una rappresentazione tendente a certe note più figurative. La serie presentata, Floewrs, è l’ultimo approdo della sua ricerca estetica. Si assiste ad un trionfo di colori, sgargianti, vividi, assoluti protagonisti della tela. L’artista ricorre all’utilizzo di colori acrilici, smalti e resina trasparente, sovrapposti fra loro in una continua stratificazione di passaggi di colore successivi fra loro.

Il risultato ondeggia tra una resa materica densa quasi tridimensionale, a volte, ad altra in cui il risultato finale è stemperato dall’utilizzo dell’acqua con un effetto visivo più diluito e delicato. La sensazione è, comunque, immediato, la percezione delle opere non necessita di un’interpretazione che ne rintracci un significato recondito. La loro lettura è intuitiva, sensoriale, quasi epidermica. Le emozioni viaggiano sulla tela raggiungendo il fruitore in un’osmosi emotiva senza filtri intermedi.

Le opere, pur intuitivamente ispirata ai fiori, sono un tripudio incontrastato di colori che vivono di accostamenti cromatici forti ma armoniosi. Le sue potenzialità espressive lo inducono ad una continua ricerca, ad uno scavo interiore che scandaglia e rintraccia energie inattese, inducendolo ad un rinnovamento, a volte, sorprendente.

Tratto distintivo di Schelfi è la riluttanza all’uso dei pennelli e l’impiego di materiali inediti nell’attività artistica: oggetti di uso comune, attrezzi domestici, tutto si piega al suo estro creativo scoprendo un rinnovato utilizzo che lo reinventa come strumento pittorico. Dario Schelfi osa nella contrapposizione cromatica, nella ricerca dei materiali sempre originali, nella loro lavorazione, nella loro applicazione sulla tela.

written by Sabrina Di Gesaro

Cura la direzione artistica della galleria Raffaello da oltre 25 anni. Al suo attivo l’organizzazione di mostre personali dal respiro internazionale tra cui Joan Mirò nel 2000 e Pablo Picasso nel 2001, esposti per la prima volta a Palermo. Ha creato una collana di cataloghi d’arte Raffaello e promuove i giovani talenti dell’arte contemporanea.