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Colore e segno nella terra di Sicilia

A volere trattare il rapporto tra colore e pittura, tra segno e traccia vitale, nel mondo siciliano, si arriva inevitabilmente all'opera di Renato Guttuso. L'acceso cromatismo della sua pittura, la traccia incisiva e potente del suo segno quasi ad anticipare i quadri moderni, non sono puri accadimenti evanescenti ma opera che racconta eventi reali che, rimasti sepolti nella sua mente, riemergono e si trasformano in pura narrazione pittorica. 

Sono i drammi della realtà sociale, i tormenti degli eventi naturali che lo coinvolgono e gli creano profonde tensioni nell'animo e febbrili ansie creative, tali da indurlo a rappresentarli con una pittura corposa e quasi cruenta. Attraggono per la loro potenza espressiva e forza atmosferica: La Zolfara 1953Occupazione delle terre incolte in Sicilia 1949-1950Fuga dell'Etna 1940, La notte di Gibellina 1970. In esse emerge la potenza fisica ed espressiva dei personaggi e della natura stessa. 

L'artista riesce grazie a giochi di luce e a particolari scelte tonali di rossi, di verdi, e di gialli a diventare cronista della realtà, dipingendola in maniera drammatica e forte, tanto da farla imprimere in modo indelebile nelle mente di chi la osserva. Porta il colore quasi all’esasperazione, ciò lo appaga e gli consente di trasmettere la stessa intensità dei colori che ha impresso nei suoi occhi: “I Colori della sua terra”.

Emblematica e chiarificatrice è La Vucciria del 1974, presente tra le opere degli artisti storicizzati, opera che raffigura il famoso mercato di Palermo, che è espressione assoluta di elementi variegati e di colori intensi. Lo stesso cromatismo energico è presente nell’opera, Peperoni rossi 1984, dipinta con un rosso abbagliante quasi infuocato e dall’atmosfera inquietante. Uguale intensità pittorica viene adoperata per l'opera Natura morta con giacca 1986, in cui il colore viene completamente avvolto da una giacca disadorna appesa ad una sedia. 

È sempre la forza dei temi da lui trattati a dare nutrimento alla sua pittura, rendendola giovane e viva, tale da creare un profondo coinvolgimento emotivo ed interesse in chi la guarda. Molte sono anche le opere che riguardano l'universo femminile, il quale viene proposto in maniera passionale nel tono ed incisivo e marcato nel segno. 

Il mondo della donna lo attrae particolarmente e lo porta a realizzare una considerevole quantità di opere grafiche ed incisorie. Nel Nudo sdraiato con calze nere 1983, realizzato in bianco e nero, utilizza il segno per presentare il corpo sensuale della donna, abbandonato su un letto disfatto e avvolto in una atmosfera inquietante. 

Lo stesso procedimento realizzativo viene da lui adoperato nel presentare l'opera Quattro donne 1981, passerella di donne misteriose e nel contempo accattivanti Nel Nudo 1 del 1981, e nei Nudi distesi 1985, è invece con il colore che l’artista coinvolge l’interesse di chi guarda e lo porta all’interno dell’opera, facendolo partecipe all’atmosfera passionale creata. 

L’opera di Guttuso, vasta per i temi trattati e coinvolgente per la forza pittorica espressa, non può essere guardata in superfice, ma va’ sempre scrutata ed indagata fino a carpire la realtà e l'intima essenza di ciò che l'artista vuole trasmettere. 

written by Rossella Lo Bianco

Si laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel 2006 ricopre il ruolo di docente presso l'Istituto Statale d'Arte di Palermo. Le sue conoscenze e competenze artistiche, le hanno permesso di sviluppare una visione dell'arte al di fuori dei canoni prestabiliti. Curatrice di numerose mostre, focalizza la sua attenzione sui grandi interpreti della storia moderna e contemporanea.

 

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