DESCRIZIONE Sempre svincolato da problemi plastici o volumetrici Ting si preoccupa di organizzare il movimento dell’immagine per contrapposizione di masse estese di colore, che sul foglio si attraggono o si respingono. Il cavallo si accampa sulla superficie della lastra occupandone una grande parte , eppure, proprio l’assenza di una cercata definizione volumetrica ne alleggerisce le forme, rimandando l’osservatore verso una dimensione favolistica e onirica. Il cavallo sembra qui galleggiare in un cielo appena screziato, serico e prezioso nella sua calda tonalità d’azzurro, e la dama che chiude l’immagine a sinistra avvolta in una stola di velluto viola, gli offre frutti colorati, fichi maturati nel sole, come sacrificandoli gioiosamente a un arcana divinità. Tutta la parte sinistra della composizione ripresenta i temi usuali cui la grafica di Wallasse Ting ci ha abituati, i rapidi o appena accennati tratti orientali dei volti, i fiori stampati su un pudico ventaglio, le cromie varate della frutta, e l’immagine è come sempre in equilibrio fra le suggestioni del mondo artistico occidentale, e l’irrinunciabile semplicità formale dell’oriente. “Cavallo” 1988, serigrafia 59x89,5 cm, stampa a 28 battute con Carta Magnani cm. 97X109, tiratura 230 copie e 20 artist’proofs, numerate da 1 a 20 A.P. A cura di Vigna Antoniana Stamperia d’arte – Roma.
Opera pubblicata sul catalogo “Walasse Ting”, a cura di Renato Cardi e Luca Mereghetti, edito da “Maestri incisori s.r.l.”, distribuito da “Plumelia”, 1989.