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Orario Uffici:
Salvatore Fiume nasce a Comiso, in provincia di Ragusa, nel 1915. Frequenta l’Istituto d’Atre di Urbino, dove studia perlopiù le tecniche incisorie, prima di trasferirsi a Milano nel 1936. Anche se fin da giovanissimo sente che la sua vocazione più grande è la pittura, ottiene i primi successi come scrittore, con il romanzo intitolato “Vita gioconda”, steso durante la Seconda Guerra Mondiale e pubblicato nel 1943. Tre anni dopo hanno luogo a Milano le sue prime esposizioni personali, dove si presenta con lo pseudonimo di un pittore spagnolo inesistente. Ma nel 1952 presenta con il suo nome reale una nuova mostra, dove stavolta viene fuori con una personalità artistica più definita e ricercata, esponendo lavori che hanno uno stile più rappresentativo. Pur trattandosi di una pittura di impianto tradizionale, che ancora presenta soluzioni compositive provenienti dai maestri delle Avanguardie, risulta comunque singolare per l’esplicito sguardo visionario di ispirazione surrealista.
Nel 1950 Fiume è presente alla Biennale di Venezia con il Trittico Isole di statue, tema pittorico su cui tornerà più spesso negli anni successivi, applicando il rigore formale del Rinascimento italiano e di quel classicismo mistico tipico della Metafisica di De Chirico. Questa predisposizione per i volumi rappresentati in forme monumentali trova massima espressione e compiutezza nell’attività di scenografo: per alcuni anni è impegnato con il Teatro alla Scala di Milano, con il Covent Garden di Londra, l’Opera di Roma e il Teatro Massimo di Palermo. Nel 1960, in continuità con questo lavoro di scenografo, espone a Milano Palcoscenico, composizione di grandi dimensioni sul tema del teatro lirico. Mentre nel 1967 gli viene commissionata la decorazione a mosaico dell’abside della nuova basilica di Nazareth, cui fanno seguito altre opere sempre di vasto impianto, come affreschi e pitture murali. Il talento e la versatilità di Salvatore Fiume si esprimono anche come illustratore per diverse opere letterarie, scrittore, poeta e drammaturgo, tanto da ricevere nel 1988 la laurea ad honorem in Lettere Moderne presso l’università di Palermo. Una poliedricità che applica soprattutto quando si dedica alla scultura dal 1994, utilizzando i materiali più diversi, dalla resina al vimine, dalla ceramica al bronzo, fino al più tradizionale marmo. Ne sono un esempio la statua in bronzo per il Parlamento Europeo di Strasburgo, i gruppi in pietra degli ospedali San Raffaele di Milano e di Roma. Nel 1995 il Centro Allende a La Spezia gli dedica una mostra di sculture all’aperto. Muore due anni dopo a Canzo, in provincia di Como.
Salvatore Fiume nasce a Comiso, in provincia di Ragusa, nel 1915. Frequenta l’Istituto d’Atre di Urbino, dove studia perlopiù le tecniche incisorie, prima di trasferirsi a Milano nel 1936. Anche se fin da giovanissimo sente che la sua vocazione più grande è la pittura, ottiene i primi successi come scrittore, con il romanzo intitolato “Vita gioconda”, steso durante la Seconda Guerra Mondiale e pubblicato nel 1943. Tre anni dopo hanno luogo a Milano le sue prime esposizioni personali, dove si presenta...