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I nuovi luoghi della cultura dell’Era Covid

Nonostante gran parte dei luoghi della cultura, a causa dell’emergenza coronavirus, siano stati chiusi al pubblico impedendo la libera fruizione delle collezioni di musei e gallerie, ma anche non consentendo di assistere alle rappresentazioni teatrali o cinematografiche, negli ultimi mesi la promozione degli eventi culturali non si è affatto fermata: le iniziative e l’inventiva, sia in ambito pubblico sia in ambito privato, sono a dir poco lievitate e ancora oggi continuano a sbocciare in modo sempre più originale e, talvolta, davvero estroso, specie per i quadri moderni per arredamento.

Insomma, volendo riadattare un comune detto, in carestia e pandemia (sigh!), ogni luogo diventa galleria!

Il web la fa da padrone, ma non solo. Ed è soprattutto grazie al web che sono venuta a conoscenza di progetti e di iniziative che si stanno sempre più radicando in “normalità” dato il protrarsi delle chiusure che, in fondo, ci sta rendendo tutti un po’ artisti, a forza di mischiare i colori delle zone ora rosse, ora arancioni, ora gialle, ora bianche e, forse un giorno, pure rosa!

Cominciando dai luoghi fisici, tra le particolari iniziative riguardanti il teatro, oltre alla trasmissione in streaming dei concerti natalizi, ad esempio, o del Festival di Morgana che ha riavvicinato molti grandi, oltre ai piccini, alla tradizione dello spettacolo dei pupi, mi ha colpito l’idea del cosiddetto “teatro d’asporto” o, come l’hanno chiamato le sue ideatrici, Teatro Delivery Milano: in poche parole, due attrici girano, tutto il giorno, per le vie di Milano in sella a una bici con uno zaino giallo simile a quello di una famosa catena di consegne a domicilio e, a richiesta e dietro compenso, offrono un vero e proprio menù di spettacoli di breve durata e lo improvvisano portando il teatro in strada, nelle piazze o nei parchi dato che, ahimè, i teatri fisici sono chiusi.

Un’altra iniziativa meramente artistica ha riguardato Palermo e in particolare Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia: fino al 4 gennaio 2021, per il progetto “La cosmesi dell’immaginario: rinascere dalla bellezza”, 24 opere della collezione permanente di Villa Zito sono diventate videoinstallazioni proiettate dalle finestre che espongono su via Libertà. L’arte, quasi ligia alle norme, non è uscita dai luoghi della cultura ma si è affacciata alle finestre della città per essere ammirata e, seppure a distanza di gran lunga superiore a un metro, fruita.

L’arte è, invece, fuoriuscita a Catania con la mostra fotografica ”L’arte esce in strada”, voluta e organizzata da Plenum Fotografia. 12, tra le migliori firme della fotografia italiana contemporanea, fino al 21 gennaio 2021 hanno accompagnato con le loro immagini il passante curioso o chiunque percorra più o meno consapevolmente le vie principali della mostra en plein air, in un viaggio alla riscoperta di alcuni tra i luoghi più suggestivi del centro storico di Catania. I cittadini, infatti, hanno anche avuto modo di vedere da vicino le foto di condividere su Instagram i loro scatti amatoriali usando l’hashtag #larteesceinstrada.

Un’altra proposta assai divertente ha riguardato il MANN della città di Napoli che, nel periodo natalizio, ha organizzato il “Mann per la città”: dopo lo strabordante successo di inizio 2020 di “Fuga dal museo”, mostra fotografica dal tono surreale di Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla che avevano realizzato speciali fotomontaggi dove le statue conservate al museo archeologico erano state calate in giro per la città come gente comune, il MANN, similmente a Villa Zito, ha riprodotto dettagli di opere del Toro Farnese e li ha applicati su dei totem adagiati sul pavimento della Galleria Principe; ma ha anche realizzato vere e proprie copie di statue del museo e le ha sistemate nei negozi della rete amica del Mann in modo da essere ammirate dagli avventori e dai curiosi cui è ancora oggi impedito di entrare nei musei.

Non sono mancate sedi non abituate ad ospitare mostre d’arte che sono diventate piccole gallerie poco sui generis! Mi riferisco ai locali dell’agenzia immobiliare IMQ di via Francesco Lo Jacono 6, a Palermo che ha prestato le sue vetrine alla sottoscritta per ospitare la mostra personale dell’artista palermitana Ilaria Caputo dal titolo poco evocativo ma efficace “Le vetrine di Ilaria Caputo”!

Insomma, l’arte è scesa in strada come la montagna che va da Maometto perché Maometto deve evitare gli assembramenti!

Ma a farla ancor più da padrone, come ho anticipato, è stato sicuramente il web che quasi giornalmente organizza mostre e tour virtuali a musei e gallerie d’arte o ha potenziato, come il Centro d’Arte Raffaello di Palermo, il suo sito internet divenuto, come riporta la presentazione in Homepage, “Un luogo virtuale dove visitare le mostre comodamente da casa, permettendoti di viaggiare nel mondo dell’arte, conoscere tutte le novità che si affacciano sul mercato internazionale insieme alle opere dei grandi maestri del '900”. Il sito del Centro d’Arte Raffaello è al passo coi tempi, dedicando anche una sezione ai dipinti per bambini,  perché è suddiviso in varie sezioni tra le quali è possibile spaziare proprio come se ci si muovesse tra le sale di una galleria fisica: oltre a trovare le esposizioni in corso e quelle precedenti, tutte arricchite da testi critici, è possibile visitare la pagina dedicata agli artisti ospitati della Galleria, ognuna dotata di biografia e opere rappresentative, e non manca l’interessante sezione blog, dalla quale vi sto scrivendo!

Se non vai alle mostre, la mostre vengono da te!

written by Margherita Musso

Con lo pseudonimo di Marga Rina, Margherita Musso è la blogger di Panormitania, grazie al quale coltiva da molti anni la sua passione per la promozione di eventi artistici. Adora scrivere racconti, poesie e testi vari.

 

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