Giuseppe La Parola

Giuseppe La Parola nasce a Palermo nel 1945. Inizia come pittore autodidatta e dopo frequenta i corsi liberi dell'Accademia di Belle Arti nella sua città natale, dove ha la possibilità di apprendere le tecniche della pittura e dell'incisione calcografica.

I suoi lavori si identificano attraverso la figurazione moderna, con un interessante concept che porta tracce surreali dove il gioco della memoria filtra il reale, in cui, mito e sogno divengono volti, paesaggi, vita e racconto insieme, accompagnati sempre da motivi simbolici. L’articolo di una rivista presenta il titolo: “Natura, la dipingevano morta ma con i colori resuscitava”; definizione più che azzeccata per i dipinti di La Pàrola, nei quali gli elementi della natura predominano come testimonianza della luce e del colore del sud, della primavera e dell’estate esaltandoli nella vivace cromia, dove quasi è possibile percepire quell’essenze pungenti e fragranti.

Le opere nascono da visioni oniriche, ove tutto è possibile e ogni cromia è permessa; la luce radente, quasi scultorea, illumina l'insieme pittorico sempre vario di forme e colori, creando l’atmosfera evocativa particolare del’artista come una “fiaba senza fine", ove tutto è gioioso. Con le sue opere ci trasporta in una realtà primigenia, ebbra d’armonia e calma, in una dimensione fantastica però dove alla stessa volta, attraverso elementi simbolici, guardando con attenzione si avverte certa sfiducia ironica e umoristica a tutto questo mondo felice.

Questa atmosfera onirica non nasconde l'abilità pittorica, che si basa su una tecnica impeccabile rifiutando qualsiasi conformazione accademica, creando uno stile molto riconoscibile che in modo particolare aggiunge elementi che ricordano agli maestri che lo ispirano: Caruso e Botero. Dai primi anni ottanta espone in mostre personali e collettive sia in Italia che all'estero: a Monaco di Baviera, Schopfheim, Barcellona...e participa anche alle Fiere d’Arte Contemporanea nelle principali città italiane.