Eoghan Dunne

Eoghan Dunne è nato a Cork, in Irlanda, il 14 febbraio 1984. Si è laureato con lode in Belle Arti presso il Crawford Collegeof Fine Art and Design nel 2008. Si è specializzato in pittura e multimedia. Il suo lavoro è stato selezionato per la mostra dei Royal Dublin Society (RDS) Art Premi dopo la laurea. I suoi dipinti sono presenti nella collezione Eli Lily e nella collezione Office of Public Works. Sebbene i suoi dipinti siano in uno stile tradizionale, Eoghan lavora anche come artista digitale e ha trascorso molti anni lavorando nell'animazione, nella grafica in movimento, nella progettazione grafica e nelle progettazione di app.

Lo scopo del lavoro di Eoghan è catturare la bellezza e gli stati d'animo profondi incontrati nel mondo naturale. Eoghan è interessato alla vulnerabilità dell'esperienza umana che si può trovare nella natura selvaggia e nella profonda presenza della natura. È un processo personale che esplora il potere crudo della natura in contrasto con le città create dall'uomo e le strutture sociali confinate in cui viviamo. Questo processo ci ricorda che nonostante si viva in un mondo ordinato, a volte è importante riflettere sulla nostra vera natura selvaggia e sulla nostra vulnerabilità nel vasto universo. Eoghan ha visitato la Sicilia per la prima volta nel 2018 e in seguito ha deciso di lasciare l'Irlanda e vivere a Palermo. Gli piace dipingere i colori unici e vividi della Sicilia. I contrasti e la forte luce solare della Sicilia lo ispirano molto. Le sue opere restituiscono quel pathos e quella riflessione tipica dei pittori inglesi della seconda metà del '800, ricordando quelle pitture di cavalletto fatte dagli artisti durante i viaggi del “Grand Tour” frutto delle osservazioni che descrivevano il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico dell'Italia. L'artista Dunne si annovera in questo filone d'arte rispolverando una tradizione romantica e di grande impatto poetico, omaggiando la nostra bellissima terra, la Sicilia, definita da Johann Wolfgang Goethe: “paese dove fioriscono i limoni”.