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Collezionismo e Gallerie d'arte: un'operazione comunicativa

Per me collezionare è un'attività anticipatrice, partecipativa, con una spiccata vocazione a tracciare nuove strade.”

(Patrizia Sandretto Re Rebaudengo)

Il collezionismo è un fenomeno antropologico. Affonda le sue radici nell'antica Grecia, con i corredi funerari ad esempio; poi si consolida a Roma con i bottini di guerra, che venivano esibiti come trofei, avviando una transizione che da funzione religiosa diventa via via estetica. Se nel Medioevo, c'è un ritorno all'aspetto prettamente religioso con le reliquie, nel Rinascimento, in Italia, con gli studioli venivano raccolti oggetti d'arte sotto la supervisione programmatica del signore. Nel XVI secolo le Wunderkammern (camere delle meraviglie) si diffondono in Nord Europa come antesignane dei musei, con delle collezioni di carattere enciclopedico, volte allo stesso tempo a destare meraviglia e stupore. 

Antropologia, religione, estetica e politica sono le matrici del collezionismo, senza tralasciare l'aspetto psicologico legato alla passione e al possesso. Negli ultimi decenni il sistema e il mercato dell'arte si sono fortemente evoluti, il collezionismo ha aggiunto ai suoi aspetti anche il valore economico e socioculturale. Gli oggetti collezionati trasmettono un codice comunicativo che arriva a propendere verso significati profondi. L'attenzione del pubblico, ormai sempre più vario, e la partecipazione nei confronti delle gallerie d'arte, sia nello spazio fisico della galleria che sui canali online, è ad oggi esponenzialmente cresciuta. 

Il ruolo della galleria d'arte è sempre più teso a bilanciare cultura e mercato, il quale ne fa una vera e propria impresa culturale, pronta ad accogliere e a confrantarsi con tutti. La sua funzione è quella di stabilire una comunicazione, fare da interlocutore tra l'opera e il collezionista.

Il gallerista, con la sua competenza e sensibilità culturale, instaura un dialogo, in cui invita a riconoscersi nell'opera, sviluppando un'interazione ed uno scambio reciproco, fatto di professionalità e curiosità; tant'è vero che oggi, i dati ci dicono che per collezionisti e appassionati d'arte, le gallerie sono la prima scelta per fare un acquisto e investire. “Investire in arte, è un percorso da affrontare che richiede competenza ed esperienza, per il quale è utile affidarsi a chi questa selezione la esercita da anni. Emozioni e desideri orientano la scelta. L'arte è, dunque, un investimento, ma pur sempre “emozionale”, l'esplorazione di un mondo intimo di cui gli artisti ci fanno dono.” ( Sabrina Di Gesaro).

written by Giuseppe Intravaia 
Appassionato d'arte, cinema e moda sta conseguendo la laurea in didattica dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo e si occupa di curatela di mostre, in quanto, per lui, “comunicare arte è un'urgenza!”.

 

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